De Magistris: nozze gay valide a Napoli se contratte all'estero

"sono pronto a trascrivere i matrimoni gay contratti all'estero". Bastano queste parole a suscitare l'applauso. E la speranza. De Magistris porta i saluti della città al Consiglio nazionale di Arcigay, riunito giorno 30 maggio e 1 giugno a Napoli. ma quello che avrebbe dovuto essere solo un messaggio di amicizia diventa di fatto un impegno programmatico, peraltro su un tema complesso, che da sempre divide l'opinione pubblica in progressisti e conservatori.Il sindaco apre i lavori dell'assemblea e rompe gli indugi: c'è, assicura, «piena disponibilità a trascrivere sul registro di Stato civile del capoluogo partenopeo i matrimonio contratti all'estero dalle coppie omosessuali residenti in città».Poi, a fine manifestazione, postando alcune foto su Facebook, l'ex pm scrive che Napoli si conferma luogo di «confronto, dialogo e accoglienza». Una mano tesa che viene accolta con entusiasmo dall'Arcigay, secondo cui l'intervento del primo cittadino giunge «dopo la trascrizione del matrimonio di Fausto Schermi e Elwin Van Dijk l'altro ieri a Fano», in provincia di Pesaro. «Si apre così un'altra breccia nel muro che preclude alle persone lgbt il riconoscimento delle proprie unioni dinanzi alla legge» fanno sapere dall'associazione.

ILMATTINO.it


Russia: un ragazzo ha un attacco di cuore durante un'aggressione omofoba

Occupy Pedophilia è una tra le più terribili incarnazioni dell'omofobia di stato russa. Dietro la scusa di
voler combattere la pedofilia hanno dato vita ad una rete che non perde occasione per attaccare i gay
(sfruttando anche il fatto che lo stato e la Chiesa Ortodossa fanno di tutto per accomunare le due cose).
Il loro modus operandi è sempre lo stesso: adescano giovani gay per torturarli, umiliarli e distruggere le
loro vite (spesso obbligandoli dietro minaccia a dichiararsi in famiglia o a scuole in modo che sia poi la
società a perseguitarli a vita). Nonostante il loro leader sia stato arrestato per estremismo, i loro raid
proseguono quasi indisturbati. Ad essere finito in tribunale, però, è un caso in cui si è sfiorata la
tragedia.
Cinque ragazzi russi, tutti tra i 18 e 22 anni di età, hanno adescato un ragazzo venticinquenne su un
sito di incontri gay. Dopo avergli dato appuntamento, lo hanno rapito sotto la minaccia di una pistola. Gli
hanno rubato i 10mila rubli che aveva in tasca (circa 200 euro) e gli hanno detto di far parte di una
missione volta a «ripulire la società dagli omosessuali»
Il pubblico ministero, Emilia Sinenko, ha raccontato come «gli studenti hanno trattato il prigioniero con
crudeltà, costringendolo a spogliarsi nudo e hanno sparato per terra, accanto a lui. Il giovane uomo che
soffre di una malattia cronica ha avuto un attacco di cuore causato dallo stress. In questa condizione, è
stato portato in banca per ottenere un prestito di 50.000 rubli (circa 1.000 euro)».
Giunto in banca il giovane è riuscito a consegnare allo sportello un foglietto con scritto «Aiuto, sono in
ostaggio», ma il cassiere si sarebbe limitato a dirgli che non poteva procedere con il prestito senza
prendere alcuna iniziativa in suo aiuto. A quel punto i rapitori lo hanno portato in un'altra banca e,
finalmente, questa volta il personale dell'istruito ha allertato la polizia una volta ricevuto il messaggio
del giovane.

Gayburg

Ancona - Nozze gay, per il Forum Associazioni Familiari non è valido

“In Italia il matrimonio valido è solo quello tra uomo e donna. Anche se ogni relazione d'amore va rispettata, non è pensabile che in Italia il matrimonio omosessuale esista o non esista se e in quanto celebrato anche da un paese europeo". Così il Forum Associazioni familiari delle Marche sulle nozze celebrate in Olanda da Fausto Schermi ed Elwin Van Dijk e trascritte dal sindaco di Fano nel registro si stato civile, una decisione, quella del primo cittadino fanese, che "lascia disorientati". Secondo il presidente del Forum Paolo Perticaroli, la trascrizione in Italia del matrimonio celebrato all'estero "non può avere alcun effetto concreto" nel nostro Paese, dove non è regolamentato il matrimonio tra persone dello stesso sesso. "L'art. 29 della Carta fondamentale - spiega -, disponendo che il nostro ordinamento riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, introduce nel nostro ordinamento, dalla sfera dell'esperienza pregiuridica, un concetto di matrimonio che è elemento dato ed esterno all'ordinamento secondo la sua configurazione
naturale, che non può che essere quella basata sull'alterità sessuale dei coniugi". E, aggiunge Perticaroli, "se le norme civilistiche in generale danno per presupposta l'alterità del sesso dei coniugi, l'art. 87 del codice civile, disponendo che non si possano sposare la zia e il nipote, lo zio e la nipote, rende espresso il principio che il matrimonio italiano sia solo tra uomo e donna".

VeraTv Canale 79

Dal corteo del Gay Pride un'iniezione di coraggio

Sabato la comunità omosessuale tornerà in piazza, per chiedere ancora una volta pari diritti. Lo farà con le modalità proprie del Gay Pride, il corteo colorato e festoso che attraverserà il centro della Capitale. Una manifestazione, che, da più parti – a partire da una fetta minoritaria della comunità Glbt - è oggetto di critiche: «E' sfilando su dei carri che si ottengono gli stessi diritti delle persone eterosessuali?».La risposta è nei volti, nelle storie e negli occhi che, anno dopo anno, animano questo serpentone rumoroso. Sono i racconti dei ragazzi che sono riusciti ad uscire allo scoperto grazie all'attività delle associazioni Glbt, alle serate nei locali, alle proiezioni cinematografiche, agli incontri. E, ovviamente, grazie al Gay Pride. Che rimane un momento di forte visibilità, di chi va fiero della propria diversità.«Mettici la faccia» è il titolo della campagna social lanciata dal Mario Mieli, il circolo che organizza la parata. Centinaia di ragazzi e ragazze hanno già inserito il loro volto nella app che permette di colorare di arcobaleno i loro volti. Giovani che non hanno paura di mostrare la loro vera identità, che non si nascondono e lanciano un messaggio disarmante nella sua semplicità: «Non abbiate paura di amare».Perché chi si nasconde nell'oscurità della negazione di se stesso può precipitare in una pericolosa solitudine autolesionistica.Il Pride è un'infusione di coraggio a chi non trova la forza di fare coming out ed è uno schiaffo a chi quella diversità vorrebbe relegarla nel tunnel della discriminazione.

Il Messaggero.it

OMOFOBIA: ZINGAR ETTI, AL VI A PIU’ GRANDE PROGETTO S COLA STICO NAZIONALE

Oggi la Regione è stata invasa da ragazzi e ragazze delle scuole sia contro l”omofobia sia della Banca della Memoria che sono bellissimi segnali di un”istituzione che ritorna ad essere di chi deve essere, cioè delle persone e dei cittadini. Il prossimo anno il Lazio lancerà il più grande progetto italiano di impegno contro l”omofobia nelle scuole , per il quale uscirà il bando nei prossimi giorni”.
Lo ha detto Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, durante la premiazione degli studenti delle scuole che hanno partecipato al progetto anti-omofobia promosso dal Gay Center. “La nostra idea -ha aggiunto Zingaretti- è quella di coinvolgere oltre 40 scuole in progetti come quello di questa edizione, che è andata benissimo perché ci sono dei video straordinari e un lavoro fatto da ragazzi e ragazze che secondo me ha cambiato le cose. È stato un successo anche perché sicuramente dietro ogni video che abbiamo visto c”è stata una discussione, un confronto, probabilmente anche un confronto con chi all”inizio del percorso non la pensava come quando il percorso è finito”.

Roma Daily News


Il Consiglio finisce in bagarre anche sui gay

Sarà una sessione di bilancio molto, molto agitata quella che, prima o poi, si aprirà in Consiglio comunale. Certamente la pagina scritta ieri lascia attoniti nel merito e, soprattutto, nel metodo. La convocazione di un Assemblea straordinaria sulle discriminazioni omofobe, nel bel mezzo di una crisi politica ancora senza uscita, aveva già lasciato perplessi ma, da una lettura politica, si poteva anche "giustificare" con l’alzata di voce di Sinistra Ecologia e Libertà che attende praticamente da un anno la discussione e l’approvazione del Registro delle Unioni civili. Tra le priorità poste in campagna elettorale, ricordate a gran voce proprio dal sindaco Marino nell’ultimo round della campagna elettorale, approvata già in commissione e "deceduta" nel
cassetto dell’Aula. Un aut aut posto dalla consigliera Sel, tra le fondatrici dell’associazione Lgbt, Imma Battaglia, pochi giorni fa, con la minaccia di uscire dalla maggioranza, avallata poco dopo dal capogruppo Sel, Gianluca Peciola. Un "contentino" dunque che il Pd ha concesso ai «lontani cugini» di Sel. Organizzate le truppe, ieri a Palazzo Senatorio si sono presentate le associazioni gay per dire la loro. Peccato che la maggioranza abbia messo forse indietro l’orologio e per tre appelli consecutivi non si sia presentata in numero sufficiente all’apertura dei lavori. Quasi due ore di attesa nelle quali gli esponenti del mondo gay hanno ampiamente protestato urlando «vergogna, vergogna». Fuori dai "gangheri" la Battaglia che, nell’attesa di scoprire se la seduta si sarebbe poi aperta al quarto e ultimo appello utile, ha minacciato di non votare il bilancio. Alla fine, i lavori sono cominciati con l’annuncio del Movimento 5 Stelle di abbandonare l’Aula: «Questa è una seduta di facciata - ha spiegato la consigliera Virginia Raggi - e quindi non ci facciamo coinvolgere in quella che per noi è una buffonata». In effetti, a parte il finto entusiasmo all’approvazione della mozione che riconosce il patrocinio di Roma Capitale al Gay Pride di sabato, sembra essere andata proprio così. Non è mancato nemmeno un siparietto tra il consigliere Ncd, Marco Pomarici e Guido Allegrezza, attivista Lgbtqi che due anni fa venneaggredito all’Eur da cinque teppisti. Dopo l'intervento del consigliere capitolino, infatti, Allegrezza gli ha mostrato il dito medio. «Mi riservo di fare le mie azioni, chiederò un risarcimento danni», ha annunciato Pomarici, dopo aver chiesto il riconoscimento dell’uomo da parte di un vigile presente in aula. Allegrezza si è difeso sottolineando che l’intervento di Pomarici in Aula Giulio Cesare era «denigratorio nei nostri confronti. Ha detto che la nostra presenza in Aula era stata sfruttata dalla maggioranza. E parla uno - ha aggiunto - che due anni fa è stato aggredito da uomini che la pensano come Marco Pomarici... per questo l’ho mandato a quel paese». La querelle è comunque finita con un chiarimento. Ma in effetti che la mozione, approvata con il sindaco Marino in Aula, sia solo un documento di intenti e nulla più è nei fatti. Che il centrosinistra non sia in grado di impiantare un confronto "alto", intellettuale, prima ancora che sociale e culturale, è cosa altrettanto scritta nei fatti. Tutto ciò mentre i servizi ai cittadini funzionano a singhiozzo, i rifiuti imperversano nelle strade, le mense di nidi e materne sono in sciopero.
Tanto, davvero troppo, rumore per nulla.

Il Tempo.it

29/09/2015 Suicidio Siracusa, mancano strumenti e servizi,servono nuove sinergie con le istituzioni.  

Anddos e Codice Rosso esprimono profondo rammarico ed indignazione per la notizia dell'ennesimo SUICIDIO nel Siracusano di un giovane ragazzo motivato dall'orientamento sessuale . E' ormai  evidente che la questione va affrontata in maniera seria e strutturale specie se consideriamo che i media si lasciano andare ad espressioni come "gusti sessuali" e mancano di raccontare l' effettiva situazione famigliare del ragazzo, di solitudine , non accettazione ed emarginazione . il problema più urgente appare dunque la difficoltà di accesso a strutture e servizi essenziali di assistenza e consulenza psicologico-legale . Per tale ragione ANDDOS a promosso , con il portale ONE QUESTION e con il progetto dei CENTRI ANTIVIOLENZA  LGBTQ , due importanti iniziative contro le discriminazioni da orientamento sessuale finalizzate entrambe ad offrire spazi virtuali e fisici ove i nostri esperti sono gratuitamente a disposizione. Chiediamo dunque alle istituzioni nazionali e locali di attivare nuove sinergie per far conoscere l'esistenza di questi strumenti e disporne di nuovi . E' innegabile dunque la necessità di mobilitarsi nell'immediato per evitare che altre situazioni del genere possano verificarsi. L'omofobia ed i suoi più terribili effetti potranno essere contrastati solo con una grande inversione di tendenza politica e cultuale, anche attraverso l'approvazione della legge che stenta ad arrivare.